“I giovani devono sognare, hanno il dovere e il diritto di sognare, perché chi crede nei propri sogni può realizzarsi anche se proviene da realtà svantaggiate”.
Il dovere, ancor prima che il diritto, di sognare.
Questo il messaggio, conciso e diretto che Patrizio Oliva, pugile italiano tra i pochi ad aver conquistato l’accoppiata oro olimpico (Mosca, 1980) e titolo mondiale (1986), lancia attraverso l’opera teatrale Patrizio vs Oliva, rappresentata martedì 26 giugno al Sannazaro nell’ambito della rassegna Napoli Teatro Festival 2018.
La piece è la trasposizione teatrale del libro autobiografico dal titolo “Sparviero-La mia storia”, la cui drammaturgia è stata curata dal nipote del boxeur, Fabio Rocco Oliva, per la regia di Alfonso Postiglione.
Patrizio Oliva sperimenta le vesti di attore non spogliandosi in realtà mai dei panni a lui connaturati. Rossella Pugliese, con lui sul palcoscenico, si cala invece pienamente nel ruolo di madre e tratteggia…continua a leggere su www.rispettalosport.com